Nel suo influente libro “Il capitale del XXI secolo” Thomas Piketty determinava che gli alti livelli di disuguaglianza tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX si erano ridotti a causa degli eventi nefasti del periodo tra il 1914 e 1945.
In quel tempo la quota del reddito nazionale “guadagnato” dall’1% della parte della popolazione più ricca degli Stati Uniti, per esempio, era scesa dal 19% al 14%.
La combinazione di depressione, guerra, inflazione e tasse compressero il reddito e sperperato vaste fortune.
Walter Scheidel, uno storico, rincara la dose, viaggiando a lungo raggio sulla disuguaglianza nel libro, The great Leveller.
Argomenta che dall’antichità, sono state quattro le forze che hanno ridotto in maniera consistente la disuguaglianza: guerra, rivoluzione, fallimento di uno Stato e pandemia.
I “guai” di solito coincidono: una pandemia ha contribuito a far fallire l’Impero Romano; un’altra è arrivata con la fine della Prima Guerra Mondiale.
Le passate crisi appaiono lontane dai lamenti delle difficoltà odierne. La Morte Nera ha compresso le differenze di reddito attraverso una drammatica riduzione del livello lavoratori per terra arabile.
Perfino nel caso peggiore possibile, il COVID-19 ucciderà molto meno: intorno al 30 – 60% delle passate epidemie europee.
Il mercato azionario potrebbe risentirne in maniera importante, ma assai improbabile che arriverà al collasso del 90% avuto tra il 1929 e 1932.
Una critica agli argomenti trattati da Piketty e Scheneidel pubblicata nel 2017 da Marshall Steinbaum, dell’università dello Utah, chiarisce che le guerre e la depressione del XX secolo principalmente hanno portato a un più grande egalitarismo attraverso un discredito delle élites e a delle politiche regressive che non sono state capaci di accrescere in prima battuta le disuguaglianze. Sono stati un utile aiuto al fiorire delle democrazia sociale che ha portato un incremento e a una più marcata considerazione del Welfare State.
Il COVID – 19, nella tesi e nella critica di questi capoccioni,
sembra che porterà a un livellamento delle disuguaglianze.
Consoliamoci anche se bisogna capire quale sarà il livello