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Geopolitica Europea

I Benefici della Brexit

Gli Stati Frugali perdono con la Brexit un importante alleato. Pensate solamente un attimo se avessero vinto i Remain e con il Recovery Fund la Gran Bretagna avesse dovuto sborsare 90 miliardi di euro. Sorridete! Siete su scherzi a parte…

Non per la Gran Bretagna, ma per l’Unione Europea. L’isola “ribelle” sta affrontando la più grande recessione dal 1706.

Immaginate se avessero vinto i Remain nel 2016. George Osborne sarebbe rimasto cancelliere dell’economia britannica e David Cameron, primo ministro.

Di fronte alla pandemia Bruxelles mette in campo un inaspettato e maldigeribile strumento. Il Recovery Fund è ricco di 750 miliardi di euro, stanziato per le economie del sud Europa, ma pagato con un debito emesso dall’intero blocco europeo.

La Gran Bretagna deve sganciare 90 miliardi per il club Med.
“Ti avevo avvertito George” scrive Boris Johnson, nell’editoriale sulle colonne dell’Evening Standard giornale londinese.

Oggi parliamo di un’altra storia soprattutto in virtù della forza dei cosiddetti “Stati frugali” che si oppongono alla mutualizzazione del debito: Austria, Svezia, Olanda e Danimarca. Sono circa 42 milioni e rappresentano meno di un decimo dell’intera popolazione dell’Europa.

L’abbandono dell’intransigenza da parte della Germania ha senz’altro costituito il più grosso indebolimento. Ma anche la dipartita dal blocco dei britannici è una sottrazione di peso notevole.

la resa dei guastafeste

La mutualizzazione del debito attraverso gli Stati degli Stati Uniti d’America avvenne nel 1790. Il seme gettato a terra con il Recovery Fund, 500 miliardi di garanzie e 250 miliardi di prestiti ha arricchito il povero bilancio di 1.100 miliardi dell’UE.  Nei prossimi 7 anni invece ammonterà a circa 2.000 miliardi (il PIL annuale italiano) considerando anche gli altri meccanismi messi in campo.

La partecipazione di Londra al “misero” bilancio comunitario era stata considerata un eccessivo contributo a un futuro chiuso e protezionistico dove i britannici erano le vittime predestinate.

Non avrebbero mai permesso una simile strategia di intervento di fronte alla pandemia. Uno dei tanti benefici della Brexit: la mancanza del peso dei sudditi di Sua Maestà dalle decisioni continentali. Mancherà anche la loro bomba atomica, un’arma che all’interno dell’Ue è ora solo a disposizione della Francia.

Fred Moon via unsplash

Di Gianluca Pocceschi

scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.