La corsa alla Casa Bianca vede Joe Biden, candidato democratico, avanti di 9 punti a Donald Trump secondo gli ultimi sondaggi.
Il COVID, le sue conseguenza e le risposte alla crisi bestiale hanno messo in grave difficoltà la democrazia in America.
Oltre George Floyd e i morti da pandemia c’è una radicalizzazione della politica che affronta uno scontro alla presidenza in un clima misto a schizzofrenia, paranoia e insicurezza; la teoria dominante, a destra e sinistra, è che il cambiamento in America è fatto dagli estremi: a destra ciò significa Goldwater-ism, the Tea Party e mister Trump; a sinistra significa il movimento anti – Vietnam, le campagna sulla Giustizia sociale e Bernie Sanders.
lo sballo
Joe Biden rappresenta la dottrina del “stay in the middle” quella del “nonno” e il timido atteggiamento sui diritti all’aborto e sulla “desegragation busing” la pratica contro la segregazione razziale dispiegata negli autobus per andare a scuola è visto con sospetti a sinistra.
È stato eletto per la prima volta a Washington quando Elvis Presley si esibiva alle Hawaii e Leonida Breznev era segretario del partito comunista sovietico.
Un tempo infinito che lo ha visto protagonista di voli pindarici per sopravvivere al cannibalismo politico.
Ha aggiustato diverse volte le sue visioni su sesso, razza, religione e cultura tastando l’umore degli americani.
Nel 2016 il clima che ha portato all’elezione di Trump era uno sballo in confronto alla situazione odierna.
Gli Stati Uniti venivano da 20 trimestri consecutivi di discesa della disoccupazione e la minaccia terroristica era pari a zero. Scelsero The Donald perché era permesso sperimentare tutto.
la decenza
Oggi è diverso. Con 138.000 vittime dovute al COVID e con una lotta alla disoccupazione prioritaria, la centrista virtù della decenza, esperienza e buona volontà di agire sotto l’egida di consiglieri competenti potrebbe essere vincente.
Il prossimi mesi pandemici diranno molto.
“Se c’è al mondo un solo paese nel quale si possa apprezzare nel suo giusto valore il dogma della sovranità popolare, studiarlo nella sua applicazione alla vita sociale e giudicarne i vantaggi e i pericoli, questo paese è certamente l’America.”
Alexis de Tocqueville è l’Europeo che meglio ha descritto i vizi e le virtù del sistema politico americano. Ha scritto negli anni Trenta dell’Ottocento il saggio divenuto ispiratore del pensiero politico contemporaneo: La Democrazia in America.
Vedremo se avrà ragione anche questa volta in un Amerikana Demokristiana.
Foto Kyle Ryan via unsplash