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Geopolitica Europea

Chi è Viktor Orban, il Sequestratore dell’Europa?

Un continente in ostaggio di Viktor Orban, primo ministro ungherese, che con il suo veto ha bloccato l’approvazione del bilancio europeo e del Recovery Fund, l’ossigeno economico dell’Unione. Ma chi è e che cosa vuole?

 

L’Europa grassa e liberale pensa allo sci e al cenone di Natale. Un pezzo d’Europa illiberale, invece, è consapevole che senza i quattrini europei non ci saranno altri Natali spensierati e bombardini sulle piste, ma penuria economica.

Viktor Orban, premier ungherese, e Mateusz Morawiecki, primo ministro polacco, si incontrano e non parlano delle festività ma tramano perchè sanno bene che senza il loro benestare al Bilancio e alle risorse connesse come il recovery Fund, morirà Sansone con tutti i Filistei.

Ma chi è Viktor Orban colui che regna sopra dieci milioni di Ungheresi e ne tieni sotto scacco 500 milioni?

Nel 2010, arriva al potere con “la tattica del salame” termine coniato da Matias Rákosi, segeretario del partito comunista ungherese che si definiva il miglior discepolo magiaro di Stalin. Mise in atto un regime autoritario, consolidando il suo potere personale. Inventò questa frase “tattica del salame”, a significare l’intento di eliminare ogni opposizione fetta dopo fetta.

Viktor Orban ha fatto lo stesso. Ha smantellato tutti i centri d’opposizione. ha catturato la giustizia così come la stampa libera: non esiste qualcosa di anti – governativo in Ungheria salvo qualche testata online. Ha smembrato l’accademia delle scienze e ha messo i suoi uomini al vertice delle università per controllare la cultura.

Con i pieni poteri pretesi con la pandemia, ha continuato a colpire quei pochi centri di opposizione locali. Uno dopo l’altro tutte le forme di opposizione sono cadute.

il partito stato

Di fatto abbiamo un regime in piena regola con una gerarchia verticale del potere. Una serie di oligarchi che anche grazie ai fondi europei hanno fatto fortuna, comprano giornali e lubrificano il sistema Orban fondato su un partito Stato: Fidezs.

Fidezs è il partito di Orban è un partito Stato che da lavoro a tanti cittadini. E’ una cosa seria! L’Europa non è riuscita a fermarlo anche perché non ha strumenti legali. Il consenso continentale, per le grandi questioni, è basato sull’unanimità e Viktor Orban ha sempre avuto amici.

Il suo partito fino allo scorso febbraio era all’interno del partito popolare europeo che insieme ad Angela Merkel e altri leader europei tra cui Giuseppe Conte hanno sostenuto e fatto nominare Ursula van der Leyen alla presidenza della Commissione.

Orban è un prodotto europeo perchè ha costruito i suoi successi con i soldi dell’Unione Europea che costituiscono una grossa fetta della ricchezza nazionale prodotta. Le sue esportazione sono la linfa vitale dell’economia magiara e racchiudono l’85% del commercio quasi tutto indirizzato all’interno di Schengen.

Inoltre, gode di sostegno tra i cattolici bavaresi e tra i rami più a destra della Cancelleria austriaca di Kurz. Si aggiungono alla lista anche altre temibili forze di altri Stati, tra cui i nostrani Salvini e Meloni.

La penultima sfida l’ha lanciata con il vaccino, in Ungheria dovrebbero arrivare 5 milioni di dosi del vaccino comunitario. Hanno però, i magiari, già firmato accordi con la Russia per il vaccino russo Sputnik – V nel numero sempre di 5 milioni dosi.

Orban e la sua nomenclatura hanno molti interessi sia con la Russia che con la Cina. Nel paese magiaro condividono programmi su energia nucleare e infrastrutture e i loro finanziamenti sono linfa vitale per gli oligarchi di Fidezs sempre in cerca di qualcuno per oliare di più il sistema.

europa minima

L’idea di Viktor Orban è quella di un’Europa minima; di un’Europa intergovernativa. Il suo obiettivo è quello di continuare a distruggere i pochi scampoli di federalismo che si vanno a creare.

Ricordiamo le sue chiusure all’immigrazione e alla sua volonta di ergersi a baluardo della cristianità contro un’Europa promiscua. Non sarà semplice far ragionare colui che si autodefinisce un difensore dei valori cristiani in un momento in cui il Terrorismo islamico irrompe nuovamente nella cronaca e nella diplomazia europea.

Le sorti degli aiuti economici sono affidati a quest’uomo e al suo apparato. I suoi solidali continuano imperterriti a perorare la sua causa senza nessun elemento di discussione. Blaterano che: ”gli aiuti non possono essere legati allo Stato di diritto, un qualcosa di troppo vago mentre la realtà ha bisogno di concretezza senza ingerenza negli affari nazionali” nel puro spirito di Viktor Orban. Un braccio di ferro sui valori dell’Europa e sui quattrini di un continente allo sbando.

Foto Geopolitical news

Di Gianluca Pocceschi

scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.