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Il Partito del Secolo

Tutti racconteranno la stessa storia e tutti lo faranno come il loro leader.

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E’ nato nella concessione francese di Shanghai dove oggi sorge un distretto alla moda. E’ nato il primo luglio del 1921 e il suo primo secolo deve brillare come non mai. Ogni giorno deve essere dedicato al ricordo dell’Idea. Ci saranno opere, film e 100 diverse fiction e drammi per celebrare il partito del secolo.

Il 2020 ha tentato di minare l’evento con il COVID – 19 e i tumulti di Hong Kong. All’inizio del 2021 tutto deve essere considerato superato. L’anno si deve aprire con un messaggio: “la fine della povertà estrema e la creazione di una società prospera di tutto il rispetto.”

Il partito sarà in questo 2021 di umore trionfante

Mao Zedong ha deciso che il primo luglio del 1921 doveva essere il giorno della fondazione del partito comunista cinese. La vera data era il 23 luglio del 1921, ma questo giorno fu dimenticato quando i membri del partito comunista cinese sconfitto da Chang Kai Shek fuggirono negli anni Trenta nelle grotte del nord est della Cina da dove poi ricomparvero per prendere il potere un decennio più tardi.

I novanta milioni dei membri del partito saranno costretti a immergersi nella storia dei suoi cento anni di vita e più di sette decenni al potere.

Sono le quattro storie che domineranno l’anno 2021:
  1. La storia del partito
  2. La storia del governo comunista in Cina
  3. La storia delle riforme dell’apertura
  4. la storia dello sviluppo del socialismo

Tutti racconteranno la stessa storia e tutti lo faranno come il loro leader Xi Jinping.

Non ci sarà spazio per altre discussione come quelle sul nichilismo storico:  una tendenza una volta diffusa tra i liberali della Cina dove dimoravano gli aspetti negativi della storia del governo comunista, specialmente durante il governo brutale di Mao Zedong.

Lo studio delle quattro storie intende assicurare che il nichilismo storico non rovini la festa del partito. L’idea che solo una lezione può essere disegnata dal partito del secolo: una soltanto deve essere edificante.

C’è una applicazione che può aiutare. Si chiama “studia la grande nazione”. Dal 2019 il partito la sta usando per assicurare la conformità ideologica, richiedendo agli ufficiali del partito di loggarsi frequentemente, studiare gli articoli del pensiero di Xi Jinping e rispondere alle domande a riguardo (Bisogna fare attenzione perchè il tempo di utilizzo viene monitorato).

Le quattro storie sono diventate parte di questo prodotto. Gli studenti di Shangai e i burocrati prendono parte a delle “maratone” di lettura: competizioni per digerire più lavori possibili sulla storia del partito i un giorno, oppure in una settimana o in un mese.

il sessantesimo anniversario

Anche l’amnesia aiuta. Per Xi non è nell’umore di rivivere l’atmosfera del 1981 quando costruirono le celebrazioni del sessantesimo anniversario: le prime grandi dopo la fondazione successive alla morte di Mao nel 1976 e alle riforme di apertura di Deng Xiaoping avvenute due anni più tardi. Il primo di luglio di quarantanni fu “il giorno del popolo”. Non c’erano le app e il capo del partito del tempo Hu Yaobang  pubblicò una relazione del partito che soggiaceva una “certa questione” della storia del partito. Una sorta di denuncia “alla maniera cinese” sui seri sbagli del lancio decennale della rivoluzione culturale di Mao.

Qualsiasi discussione riguardo agli orrori di quel periodo è oggi quasi vietata. Appena arrivato al potere Xi Jinping fece subito capire gli obiettivi delle riforme non potevano essere utilizzati per negare quello che era avvenuto prima.

Nel 2021 nessuno parlerà degli avvertimenti di quarantanni fa fatti da Hu Yaobang e sulla necessità di distruggere la leadership collettiva che aveva portato alla al potere assoluto di Mao e alla Rivoluzione Culturale.

Il messaggio è chiaro. Non parlare del potere assoluto e soprattutto della leadership perchè quella di Xi Jinping scadrà nel 2022 secondo consuetudine. Ma il partito del secolo potrebbe assicurare la quinta storia da apprendere per magari i 120 anni della sua fondazione: il culto di Xi.

Principale fonte:
Xi Jinping governare la Cina. Giunti Editore
The Economist – The World in 2021

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foto Camillo Corsetti Antonini via unsplash

Di Gianluca Pocceschi

scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.