In un angolo del Belgio è possibile ammirare un interessante caso di democrazia aristotelica. Il Belgio è suddiviso in 3 aree linguistiche strenuamente difese dalla costituzione: i francofoni, i fiamminghi e i germanofoni.
Gli ultimi sono infinitamente più piccoli degli altri. Sono infatti 76 mila su una popolazione di 11 milioni. Come nella cultura rurale enologica si sostiene che nelle botti piccole c’è il vino buono cosi le piccole comunità reinventano meglio la democrazia.
Infatti, il mondo belga germanofono è la più piccola entità autonoma europea. L’esperimento è partito lo scorso 16 settembre e ha permesso di scegliere “a caso” i 24 rappresentanti del Consiglio dei Cittadini.
Questi cittadini eletti “a caso” hanno il potere di sottoporre delle questioni all’Assemblea dei Cittadini, anch’essi scelti tramite lotteria, che dovranno trovare, tramite un brain storming politico, le idee e le soluzioni alle domande poste.
Questo sistema è un passo oltre alla comune democrazia conosciuta con Toqueville. L’esempio di Eupen, la città più importante della comunità germanofona, è in contrasto con la democrazia elettiva che Aristotele chiamava “Oligarchia”.
A Dream comes True…