Premessa: Lungi da me proporre altre verità dalle attuali e conosciute, riporto in questo podcast un modus operandi descritto nel mio libro Frontiere senza Nazioni. Conversazioni su Jugoslavia, Sahel, Afghanistan e Siria che potrebbe intersecarsi con la drammatica vicenda di Giulio Regeni.
Nelle stesse ore in cui Emmanuel Macron consegnava la legione d’Onore al presidente egiziano Al – Sisi in visita a Parigi (cosa dovuta a tutti i capi di Stato in visita al Presidente della Repubblica francese), la procura di Roma emetteva la sentenza contro 4 cittadini egiziani colpevoli dei crimini di sequestro, tortura, trattamenti disumani e degradanti e di omicidio di Giulio Regeni.
La tragica fine del ricercatore italiano ha probabilmente un altro colpevole. Un colpevole meno visibile e non condannabile nelle consuete forme legali, ma più potente dell’impunità dei quattro criminali.
Me lo ha spiegato uno studente egiziano dieci anni fa. Quando il mondo arabo preparava la sua primavera. Ho raccolto tutto nel mio libro: Frontiere senza Nazioni. Conversazione su Jugoslavia, Sahel, Afghanistan e Siria. Cosa c’entra l’Egitto? L’Egitto c’entra sempre.
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