Il virus patriottico
New York Times, il 31 gennaio, sbatte in prima pagina Wuhan, una megalopoli cinese i cui 11 milioni di abitanti vengono reclusi in casa il 23 gennaio 2020. Una scena da apocalisse. La causa è un pericoloso virus, ma è patriottico secondo Xi Jinping, il leader cinese, colpisce solo i cinesi riporta il quotidiano Neworkese.
Una forma di polmonite che circola da 54 giorni liberamente a Wuhan prima che fosse posta sotto un locdown medioevale. Una semplice ricerca su Skyscanner condotta dall’uomo comune scopre che ci sono stati 5 voli al giorno in questi 54 giorni tra l’Italia e Wuhan.
Conte afferma il 27 gennaio, Siamo prontissimi contro il coronavirus: così si chiama il virus patriottico.
La lotta di classe vince agli Oscar
QUESTO NON PUÒ ESSERE HEATHROW
Il virus non era patriottico. Piano piano tutto il mondo ne paga le conseguenze. Il 10 marzo viene proclamata la pandemia. L’Europa si chiude e con essa la Terra. “QUESTO NON PUÒ ESSERE HEATHROW” confessa piangendo Alaba, autista Uber. La grande sala check – in è deserta e lui guarda la vastità del vuoto.
Il mega display mostra gli unici 6 voli giornalieri. Le frontiere sono chiuse. Gli alberghi sono vuoti. L’anno scorso ad aprile 6,8 milioni di passeggeri sono passati attraverso il grande aeroporto londinese. Quest’anno sono stati 200 mila. Inutile fare la percentuale.
NESSUN LAVORO, NESSUNA PAGA, NESSUN CIBO
Non posso respirare
“Non posso respirare” L’afroamericano George Floyd muore sussurrando queste parole schiacciato dal ginocchio di un poliziotto a Minneapolis. L’atroce filmato che vede protagonista questo gigante di 47 anni fa il giro del mondo. Al grido di Black Live Matters una cospicua parte del Pianeta sostiene i tumulti che scoppiano nelle città americane.
Le statue di chi è stato complice della schiavitù e del colonialismo vengono sbarbate dai loro piedistalli nelle piazze delle città americane e europee. Il furiosissimo sdegno permane per settimane.
Oltre George Floyd e i morti da pandemia c’è una radicalizzazione della politica americana che affronta uno scontro alla presidenza in un clima misto a schizzofrenia, paranoia e insicurezza; la teoria dominante, a destra e sinistra, è che il cambiamento in America è fatto dagli estremi: a destra ciò significa Goldwater-ism, the Tea Party e mister Trump; a sinistra significa il movimento anti – Vietnam, le campagna sulla Giustizia sociale e Bernie Sanders. Nel 2016 il clima che aveva portato all’elezione di Trump era uno sballo in confronto alla situazione odierna.
Gli Stati Uniti venivano da 20 trimestri consecutivi di discesa della disoccupazione e la minaccia terroristica era pari a zero. Scelsero The Donald perché era permesso sperimentare tutto. Le elezioni 2020 vengono vinte da Joe Biden, il candidato della decenza, dello stay in the middle.
Il sovietico bielorusso
Siamo alla fine del 2020 e alla ventesima domenica di protesta con ancora arresti circa 140. La lotta cominciata ad agosto non sembra arrestarsi. Usque ad finem.