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Red Wall
“Il miglior argomento contro la democrazia è una conversazione di cinque minuti con l’elettore medio.”
Winston Churchill potrebbe descrivere così la Gran Bretagna di BoJo se non avesse fatto scuola il suo modo di attrarre il consenso anche attraverso le roccaforti laburisti.
C’è un però. Il però di chiama Sir Keir Stamer
Sir Keir Stamer è il leader del partito laburista britannico. E’ un ex avvocato per i diritti umani, vive in una parte chic di Londra , ha difeso immigrati e sospetti estremisti ed è parte dell’èlite metropolitana.
Descrive se stesso come un socialista ed è stato chiamato così, Keir, come Keir Hardie, il primo storico leader del suo partito. Il suo titolo, Sir, poteva essere adombrato vista la tradizione laburista invece Stamer nella sua prima oratoria al congresso annuale del partito lo brandisce.
Racconta di quando fu insignito a Buckingham Palace, la giornata più bella della vita dei suoi genitori. Il suo titolo è “il simbolo del suo debito con il sistema educativo britannico”.
E’ un segnale del cambiamento di strategia da Corbyn al nuovo leader con un abbraccio alla monarchia e allo Stato britannico.
Come Stalin che inaugurò il corso del socialismo in un solo paese contro la rivoluzione permanente di Lev Trotsky, i due uomini politici britannici danno vita a due distinte vie che prima erano univoche.
Stamer cerca di riprendersi il Red Wall delle città del nord dell’Inghilterra, Midlands e Galles passate al nemico conservatore. Agisce come un vecchio nostalgico riaffermando il ruolo delle istituzioni nazionali piuttosto che attaccarle.
Il tradizionale campo dei Laburisti viene comunque coperto dal nuovo leader: sviluppare e aumentare le scuole e gli ospedali britannici, combattere la disuguaglianza razziale, aumentare il reddito della classe lavoratrice.
Nel suo sguardo la Gran Bretagna sarà “un paese dove la famiglia viene prima di tutto” e il partito laburista difenderà la sicurezza nazionale e l’integrità territoriale.
Sarà soprattutto Patriottico: “Noi amiamo questo paese quanto voi”.
“The new working class: how to win hearts, mind and votes” Il titolo del saggio di Claire Ainsley, vicina a Stamer, traccia la costruzione delle politiche del Labour Party, le “fondamenta morali” riconosciute nell’equità, lavoro duro e famiglia.
Sir Keir Stramer lancia una nuova idea in simbiosi con le battaglie politiche d’oltreatlantico dove il tema patriottico deve andare di pari passo con l’aspetto sociale almeno per i democratici in cerca di decenza.
Sir Stamer cita Tony Blair, Harold Wilson e Clement Attile lasciando fuori Corbyn che attaccava il militarismo britannico e simpatizzava per il repubblicanesimo irlandese.
Boris Johnson con un indice di gradimento in linea con i predecessori Cameron e May potrebbe essere attaccato nel 2024. 87 parlamentari è un gap che potrebbe essere colmato.
Siamo sempre nel XXI secolo tranquilli ed è il 2020!
Foto The Indipendent