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Dedico questo viaggio di parole ai recenti tragici fatti avvenuti in Congo, nella regione del Nord Kivu al confine con il Ruanda nel parco naturale del Virunga, il più antico dell’Africa creato nel 1929.
Partiamo con un pò di storia del Congo…
7 aprile 1994, inizio del genocidio in Ruanda. 800.000 tutsi e hutu moderati furono trucidati. Fu l’inizio di tutto. Decine di migliaia di rifugiati ruandesi entrarono nelle regioni orientali dello Zaire.
Aggravando la situazione già drammatica di un paese che viveva già da trent’anni sotto la dittatura di Mobutu sese seko la successiva invasione dello Zaire da parte dell’esercito del Ruanda impegnato a inseguire i responsabili del genocidio innescò nel 1996 la prima guerra del congo che vide coinvolti anche il Ruanda, l’Uganda, il Burundi e l’angola e che fini con il rovesciamento del regime di Mobutu.
Nel maggio del 1997 i gruppi anti Mobutu conquistarono Kinshasa il paese venne ribattezzato Repubblica democratica del Congo e Laurent Desirè Kabila, il vecchio ribelle della regione del Katanga divenne presidente. Un anno più tardi scoppio la seconda guerra del Congo quando i ribelli di Ruanda e Uganda minacciarono Kabila che godeva del supporto di Namibia, Zimbabwe e Angola.
Nel 1999 gli accordi di Lusaka sancirono una fragile pace il nuovo millennio cominciò con l’uccisione di Laurent Desirè Kabila a cui subentrò il figlio Joseph Kabila che rimase al potere fino al 2018. Nel frattempo nel 2008 una ribellione tutsi guidata da Laurent Nkunda e appoggiata dal Ruanda seminò morte e caos.
Nkunda tradito dal Ruanda fu sconfitto e arrestato, ma la storia si ripetè nel 2012 quando un gruppo di disertori congolesi si unirono agli insorti di 4 anni prima creando il famigerato M23 supportati da Uganda e Ruanda i ribelli dell’M23 conquistarono Goma capitale del nord Kivu costringendo centinaia di migliaia di profughi alla fuga già a fine 2013 a seguito di un’offensiva sostenuta dalle nazioni unite l’M23 fu sconfitto la storia del Kivu sembra ripetersi all’infinito scritta da decine di gruppi armati che lottano per il controllo del suolo e del sottosuolo.
Questo appena descritto è un breve sunto del passato dellla Repubblica democratica del Congo.
Ma dove è avvenuto l’attentato?
L’attentato è avvenuto tra Niragongo, Kilimanioca e Kibumba, ci troviamo nel pieno del parco del virunga ci troviamo in un posto dove da sempre si verificano attacchi e rapimenti. Parliamo di una provincia dove l’insicurezza è totale, voglio ripeterlo totale. Quasi tutti giorni registriamo aggressioni e vittime uccise con armi da fuoco oppure registriamo vittime rapite che magari questi rapitori uccidono in un secondo momento.
Nel parco del Virunga sono presenti anche almeno una ventina di gruppi armati. Parliamo sia di gruppi armati congolesi che di gruppi armati stranieri. Inoltre dato che in tutta la zona il governo sta cercando di applicare misure di sicurezza straordinarie sono presenti postazioni miliari affacciate sulla strada ogni due o 4 chilometri.
E’ in questo contesto quindi che questi banditi si muovono. Ogni volta sanno che la postazione militare è presente da qualche parte nelle vicinanze quindi devono sistematicamente eludere i militari per mettere a segno le loro azioni.
E’ un territorio costantemente sotto minaccia un territorio dove la gente viene sistematicamente rapita sistematicamente assassinata anche da bande locali. Il nord Kivu attualmente è davvero una provincia in cui l’insicurezza è enorme.