A maggioranza vengono tolti i fondi del Bilancio UE ai paesi colpevoli di minare lo Stato Diritto. I principali accusati come rappresaglia mettono il veto all’approvazione. I paesi come l’Italia, tremano. Il Recovery Fund è bloccato. Cosa succederà ora?
Autore: Gianluca Pocceschi
scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.
Il nuovo modello di esercito creato da Vladimir Putin ha spostato le lancette del tempo al 1975 quando Henry Kissinger, segretario di Stato americano dell’epoca, sostenne che se l’Unione Sovietica avesse invaso l’Europa, in 15 giorni sarebbe arrivata a Lisbona.
La religione in Francia è un’idea come un’altra e qualcuno può non andare bene. Il confine tra valori repubblicani e tolleranza si sta sempre di trasformando in un magma incandescente nazionale e geopolitico.
21 giorni dopo
L’Europa e Bruxelles chiusi in una pellicola horror di vent’anni fa.
“Le commedie erano scritte dai pagani per muovere gli spettatori al riso, e male facevano. Il riso squassa il corpo, deforma i lineamenti del viso, rende l’uomo simile alla scimmia.” Tuonava così, il monaco cluniacense Jorge da Burgos, vegliardo cieco de Il Nome della Rosa di fronte al frate francescano Guglielmo da Baskerville che obiettava: “Le […]