C’è stata molta indignazione e sconcerto nell’opinione pubblica europea per l’attacco turco ai territori siriani abitati da curdi. Un bel segnale, ma il realismo politico vince su tutto perché questa guerra conviene, e pure molto, a tanti. È un teatro dove gli attori possono finalmente misurarsi e contare. Perché la guerra conviene a Erdogan […]
Autore: Gianluca Pocceschi
scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.
Con la legge Benn – Burt, l’ex sindaco di LondonGrad, ha ammainato la bandiera e lasciato la nave nel porto. La Brexit non si farà il 31 ottobre. Forse a gennaio. La norma prevede infatti un nuovo accordo entro il 19 ottobre altrimenti BoJo deve chiedere una proroga che sarà puntualmente data da Bruxelles prima dell’insediamento della nuova commissione il primo novembre. Sarà poi lì che dovrà essere ricercato un accordo.
In un angolo del Belgio è possibile ammirare un interessante caso di democrazia aristotelica. Il Belgio è suddiviso in 3 aree linguistiche strenuamente difese dalla costituzione: i francofoni, i fiamminghi e i germanofoni. Gli ultimi sono infinitamente più piccoli degli altri. Sono infatti 76 mila su una popolazione di 11 milioni. Come nella cultura rurale […]
Il 24 settembre scorso l’esecutivo francese ha presentato un disegno di legge sulla possibilità di accedere alla fecondazione artificiale anche per coppie gay e madri single. Il Belgio aveva legiferato in merito già nel 2007 e quasi 2.000 coppie francesi erano andate oltre frontiera per usufruire di questo diritto sociale promosso da Bruxelles. La associazioni […]
Le cronache da inferno e ritorno si sono oramai impossessate da un decennio della penisola ellenica colpevole di avere una storia millenaria passata in giudicato. Così fare il maledetto business in Grecia è come farlo in Somalia secondo la Banca Mondiale che non è, ricordiamolo, un creditore di Atene.