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Uno spettro si aggira in Europa: il Lennonismo

“A working-class hero is something to be” il ritornello di questa famosa canzone di John Lennon vorrebbe essere la linea guida della sinistra europea o per meglio dire il filo conduttore che avrebbe dovuto far vincere il Labour Party guidato da Jeremy Corbyn nelle scorse elezioni politiche britanniche del 12 dicembre. Ma il partito di Keir Hardie, il primo parlamentare laburista della storia del Regno Unito, è sostenuto per l’80% da persone che ce l’hanno fatta. Inutile elencare i successi della Middle-class britannica e dell’acceleratore sociale di cui hanno giovato.

Se guardiamo alle elezioni del 1987 dove i Tories hanno vinto con una maggioranza simile a quella di Boris Johnson la società britannica era composta per il 62% da working-class heroes. Attualmente la quota scende al 43% e nel frattempo c’è stato il Blairismo e tutta una serie di conseguenze.

La nuova crociata ormai del Lennonismo può essere riassunta da un libro di Micheal Lind: “The New Class War: Saving democracy from Managerial Elite”.

Dottoroni e Professoroni watch out.

Il nuovo spettro del Lennonismo…

Immagine dal The Economist – rubrica Bagehot

Di Gianluca Pocceschi

scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.