La legge sul separatismo islamista si è trasformata nella legge sulla Laicità che andrà a cambiare quella famosa del 1905. Una battaglia secolare che infiammerà la campagna presidenziale del 2022 terremotando l’Europa.
Doveva essere in origine la legge contro il Comunitarismo. Dopo le efferate gesta terroristiche di ottobre con la decapitazione del professore di storia Samuel Paty e l’attentato alla Chiesa di Nizza, era diventata la legge contro il separatismo islamista. Oggi è il disegno di legge che rafforza il rispetto dei principi della Repubblica.
“Quello che dobbiamo combattere è il separatismo islamista”
“L’oscurantismo e la violenza che lo accompagna non l’avranno vinta”
Sono alcuni degli slogan che hanno accompagnato la stesura di questo disegno di legge che accompagnerà per molto tempo la storia della Francia.
Secondo Le Monde, lo scorso settembre, l’88% dei francesi intervistati ha dichiarato di temere attacchi di matrice islamica. La sicurezza è ormai da diversi anni al centro del dibattito.
Liberation scrive che quello approvato è il disegno di legge più importante della presidenza che volgerà al termine nel 2022.
Per il primo ministro francese è:
“La legge per darci gli strumenti per combattere e proteggerci. Per combattere i progetti politici e ideologici che si oppongono ai nostri valori e alla nostra sovranità e che talvolta sfociano in azioni criminali.”
Gli articoli della proposta normativa evocano il potere dello Stato di arginare la propagazione delle ideologie religiose.
Il messaggio che deve emergere é:
La religione si preoccupi di religione e lo Stato si preoccupi della politica.
i principi dei “repubblicani”
Macron con questa legge e con l’altra molto contestata dalla piazza della Sicurezza Globale sta cercando in modo evidente di cercare i voti nel bacino dei Repubblicani e della destra. Non essendo riuscito a estirpare il terrorismo con il suo mandato, questa è la legge che potrebbe realmente influenzare la campagna presidenziale del 2022.
I suoi 50 articoli vanno a intaccare il costrutto normativo che dura da un secolo: dalla legge sulla laicità del 1905. Data la svolta epocale, ha trovato terreno fertile anche la contestazione da parte di altre confessioni come cristiani, cattolici e calvinisti ed ebrei.
alcune norme:
Si ribadisce l’obbligo scolastico dai tre anni in su. Solo per i casi molto particolari (gravi problemi) può essere dispensato l’obbligo scolastico verso altre istituzioni. Tutto questo per evitare le scuole clandestine di fondamentalisti.
Circa 2.600 moschee operano in Francia come associazioni. La legge mira a farle registrare come moschee inserendole sotto il Consiglio islamico francese.
Tutti i finanziamenti verso le associazioni devono essere tracciati obbligatoriamente oltre i 10.000 euro.
E’ disposto un anno di carcere ai medici che rilasciano certificati di verginità.
Per arginare i matrimoni forzati e garantire il principio di parità, i futuri coniugi devono fare un colloquio pubblico individuale con un ufficiale dello stato.
Chi pratica la poligamia non potrà avere il permesso di soggiorno.
Nei 50 articoli del disegno di legge, l’Islam non viene mai citato nel testo.
Le linee guide più volte sbandierate dai vari politici sono state la difesa della Laicità e il maggiore controllo delle associazioni culturali e dei luoghi di culto.
La proposta comincerà la discussione a febbraio. C’è da dire che scontenta per il lassismo, l’estrema destra di Marine Le Pene per il seme reazionario, la France Insoumise, formazione di estrema sinistra di Jean – Luc Melenchon. I socialisti hanno redatto la loro proposta in dieci punti che proveranno a inserire in sede di dibattito.
Potrebbe avere un effetto contrario e creare un Islam di Stato?
Il rischio c’è. L’esperienza francese è molto significativa visto che darà molta forza al Consiglio islamico nazionale che deve dare il benestare agli imam che professeranno nelle moschee.
L’islam è un crogiolo di esperienze e invenzioni religiose spesso legate alle etnie quindi forse ci sarà un ulteriore politicizzazione favorendo alcuni tipi di islam piuttosto che altri. La legge del secolo potrebbe trasformarsi nell’incubo del secolo.
Maggiore fonte:
Nessun luogo è lontano, Radio 24 – puntata del 9 dicembre
scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado. Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.