Categorie
Geopolitica Europea

Il Biscione e il Capitone. Due di Picche in Europa

A Parigi quattordici Paesi europei si sono trovati d’accordo nel redistribuire i migranti. Salvini non si presenta e il governo italiano respinge l’accordo. La litania non cambia: Bossi, Fini, Berlusconi e Salvini. La retorica contro gli immigrati paga e quindi meglio essere due di picche in Europa e non turbare l’addomesticato pubblico italiano.

A Parigi quattordici Paesi europei si sono trovati d’accordo su come affrontare insieme il problema dell’immigrazione. Alla riunione hanno partecipato i ministri dell’Interno di Germania, Francia, Portogallo, Lussemburgo, Finlandia, Lituania, Croazia, Irlanda. Altri sei paesi hanno aderito all’intesa.

Non l’Italia.

L’accordo prevede che i paesi europei accolgano il principio che chi sbarca in Italia sbarca in Europa e, quindi, accoglieranno i migranti che verranno redistribuiti in tempi brevi. L’Italia dovrebbe riaprire i porti alle navi che si trovano in difficoltà.

Questa proposta di politica per l’immigrazione, che assume un carattere europeo, non è stata accettata dal governo italiano.

Dico il governo perché Salvini, non partecipando alla riunione per discutere ed eventualmente apportare un contributo, motivando consensi e anche dissensi che si potevano risolvere positivamente, ha impegnato il governo nel dire di NO.

Come ovviamente fecero Bossi e Fini nel 2003 con la ricezione dell’Accordo di Dublino all’interno di Schengen e condannarono l’Italia a più di un decennio di propaganda anti migranti.

Il presidente francese Macron ha deplorato le assenze ingiustificate. Il Salvini, come sempre, ha replicato con arroganza dicendo che:

“L’Italia ha rialzato la testa, non prende ordini”.

Il celodurismo bossiano in salsa salviniana tanto caro al Biscione, con cui l’Umbertone e Matteino hanno costruito il nemico nei Terroni che ora si son trasformati nei migranti. Bossi si identificava con il Nord: Salvini, si identifica con l’Italia, come faceva il Biscione.

Un mix genetico.

Ma partecipare ad un incontro, con tanti paesi europei, su un tema scottante che riguarda l’Italia, significa prendere ordini?

Significa piuttosto abbassare la testa ai poteri forti, avere paura di proporre e imporre la propria visione di fronte ai leader europei sbattendo i pugni, facendo realmente il Capitano.

Ma Salvini lo sappiamo è un Capitone, mentre Berlusconi era un Biscione. Rimane negli annali il Kapo detto a uno sprovveduto Schultz in uno sprazzo di truce orgoglio patriottico. Berlusconi si faceva beffa dell’Europa mettendoci la faccia in maniera goffa e maldestra, rimettendoci la pelle (politica) nel 2011.

Salvini, il capitone, nasconde invece la faccia sotto la sabbia.

Redistribuire i migranti non permetterebbe di chiudere i porti e di fare il Leone a Lampedusa e di arringare la folla: la sola cosa che gli interessa.

Non permetterebbe di utilizzare le solita arma di distruzione di massa: migranti e Europa cattiva. Una litania che ormai ci tormenta da decenni e ha assuefatto l’addomesticato pubblico che non fa più paura ai potenti anzi incamera e si nutre di paura.

Leoni a Lampedusa e Capitoni a Bruxelles, anzi a Parigi. Forse era più simpatico il Biscione anche se entrambi sono o sono stati due di picche in Europa.

Di Gianluca Pocceschi

scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.