“L’imperialismo è un sistema di sfruttamento che si verifica non solo nella forma brutale di chi viene a conquistare il territorio con le armi. L’imperialismo avviene spesso in modi più sottili. Un prestito, l’aiuto alimentare, il ricatto. Stiamo combattendo questo sistema che permette a un pugno di uomini di governare l’intera specie”.
Thomas Sankara è stato senza dubbio un leader africano molto amato e con una visione lungimirante ed estremamente reale e razionale. Stringeva il cuore, ma lo faceva con la testa da attento osservatore del suo continente.
Non sono mai stato in Africa, ma ho il mal di pancia quando recentemente alcuni leader nazionali ne parlano disprezzando spesso i cittadini che provengono da quella parte del mondo senza che nessuno dei presunti leader abbia mai effettuato una visita ufficiale sotto il Sahara. Nessuno!
Magari potrebbero leggere la storia e comprendere che l’Italia e l’Europa hanno trovato lustro dalla conquista dell’Africa: the Scramble for Africa, lo sgomitare per l’Africa, così venne chiamato il periodo alla fine dell’Ottocento dopo la conferenza di Berlino che decise la divisione del continente a sud del Mediterraneo da parte delle potenze europee.
Ma chi disprezza compra ed è proprio il caso di dirlo perchè su questo tema di menzogne ne girano molte: palate di sterco riversati sulla questione migranti per nascondere il plauso che ancora una volta l’Europa deve dare ai leader africani proni all’Imperialismo.
Mi rifiuto di credere che non lo sappiano di una legge che ha praticamente distrutto il traffico di uomini e arrestato il flusso dei migranti, ma che allo stesso tempo ha annientato anche l’economia di un’intera regione. L’editto che ha stoppato “gli uomini maligni” verso l’Europa è una legge del Niger del 26 maggio 2015 sul traffico illegale di migranti e viene percepita come un flagello, rese dall’oggi al domani quel che prima era un’attività commerciale come un’altra, e gettato in prigione decine di giovani del paese e Agadez, da molti considerata la porta del deserto, è diventata la porta della prigione del deserto.
Il guarda coste europeo che una volta era Gheddafi si è spostato più a Sud divenendo un appuntato, un doganiere, un poliziotto di frontiera interna.
Così questa legge voluta dall’UE con la promessa di prestiti a fondo perduto; con la promessa di riconversione economica per tutti i traffici commerciali penalizzati, rappresenta “i modi sottili”, per dirla con Sankara, con cui l’Imperialismo convince e vince.
Il “pugno di uomini” continua a beffarsi dell’Africa conscio del sonno profondo della civiltà europea convinta che tutto dipenda da lei, ma che invece è in netto declino demografico e culturale tanto da non percepire la verità: non è stato Salvini e nessun altro leader a diminuire gli sbarchi dei migranti verso il continente, ma sono stati gli stessi africani dietro la promessa dell’Imperialismo soft a basso costo.
Informatevi e ragionate con il vostro cervello perché la realtà è molto complessa e nessun tweet o post potrà donarvi la saggezza e la goduria del pensiero critico.