“Heyyyyy Tutti!” così su instagram celebrava la vittoria il comico Volodomyr Zelesky dopo essere diventato presidente dell’Ucraina con il 73% dei voti. Poroshenko, l’ex presidente, esce con le ossa rotte da una competizione elettorale che marca all’apparenza un profondo distacco dall’oligarchia che ha governato questo satellite sovietico dopo la sua indipendenza del 1991.
Zelensky, figlio di un ingegnere e di una professoressa, diventato famoso con il suo show “Il servo del popolo” eredita un paese in guerra con un Parlamento a lui totalmente avverso che dovrà cercare di conquistare con le elezioni legislative dell’ottobre prossimo.
Il nuovo presidente ha 41 anni ed anagraficamente non può appartenere alla vecchia elite che aveva ereditato tutto il patrimonio dell’Era sovietica dopo il suo crollo; la sua corsa parte da una città industriale di media taglia di Krivoi Rog a testimonianza della sua vicinanza con la classe operaia. Ma non è tutto oro quel che luccica soprattutto in funzione della necessità di costruire una dirigenza e un partito intorno alla sua figura per affrontare le urne in autunno. “L’arancione” dell’ovest e il “blu” dell’est ucraino vengono riassunti nel suo nome che vuol dire “verde”; questo però non basta.
I maligni mormorano che sia in combutta con il suo vecchio datore di lavoro televisivo di nome Kolomoisky molto vicino a Mosca e alla PrivatBank che ha rubato 5 miliardi ai suoi correntisti. Zelesky sussurra un pò imbarazzato che con lui c’è solo business;una recente inchiesta ha dimostrato però che è volato 13 volte a Ginevra e Tel Aviv dove l’ex oligarca vive.
I complottisti dicono che dietro al nuovo presidente ci sia lui e forse non è un caso che Putin se la ride di fronte al nuovo comandante in capo del nemico ucraino: un comico sponsorizzato da un filo russo.