Le agenzie di rating usano questo metodo di porsi di fronte all’escalation di un sintomo di insolvenza da parte di uno Stato. Non ho mai capito questa simbologia anche perchè sono titoli del debito pubblico e già nel suo nome è insita la fregatura: debito.
Poi ragionando mi è tornato in mente l’insegnamento di un capitalista d’eccellenza tale John Maynard Keynes:
“Se io sono debitore con una banca di una sterlina, il problema è il mio, ma se sono debitore con una banca di un milione di sterline, il problema è della banca”.
Partendo da questo assunto credo che i titoli dell’Italia che hanno l’onoreficenza della tripla B con il segno meno insieme alla Romania, Cipro, Croazia, India, Marocco e Uruguay (fonte teleborsa.it) possono dormire sonni tranquilli perchè il debitore più è grande e più è forte.
La tossicodipendenza da debito è sana perchè induce le banche al terrore. La BCE quei titoli non li considera come garanzia dei prestiti portando le banche al fallimento se piene di titoli spazzatura. Come è successo in Grecia d’altronde dove a un certo punto la BCE non ha più concesso prestiti agli istituti ellenici perchè usavano come garanzia i titoli di Atene.
Il sistema è l’emblema della penombra; alla stregua delle contaminazioni che il Comunismo aveva con il mondo Occidentale dovute ai debiti che i Soviet e suoi satelliti avevano contratto con il Capitalismo.
Furono la loro condanna.
Gli italiani negli anni Ottanta compravano il 55% del debito italiano perchè rendeva tanto: tassi astronomici. Attualmente il patriottismo è sceso al 5%.
Preferiamo sventolare le bandiere e non aprire il portafoglio forse perchè è vuoto o forse perchè lo fanno le banche al posto nostro e poi scendiamo in piazza perchè il governo le salva non sapendo che lo Stato le salva con una sterlina quando gliele dovrebbe dare un milione.
Santo Keynes…
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